Con i piedi nell'acqua, una serata particolare al Porticciolo di Cupra Marittima con Maurizio Digiuni e i suoi patron

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Con i piedi nell'acqua, una serata particolare al Porticciolo di Cupra Marittima con Maurizio Digiuni e i suoi patron

... iniziata lo scorso 21 Luglio al Porticciolo di Cupra Marittima.
Io e Carlo arriviamo come da copione di Maurizio Digiuni. Ore 19. Puntuali e accaldati. Carlo, nella foto qui sopra, rimedia subito e rimpiange, ahilui!, di non aver indossato il costume.
Una serata al mare si deve prendere in assoluta leggerezza. Forse un po' troppa? Vedremo.
I nostri ospiti sono Benedetta, Stefano e Maurizio. Il mio partner professionale, visto che Carlo è con i piedi piantati in acqua, è Roberto Tomasone.
Un ragazzo colto, intelligente, visionario al punto giusto. Roberto coltiva zafferano nel Piceno. 
Visto che Carlo non si vede siamo io e Roberto che allestiamo la nostra esposizione mentre il Trio Zarrichang accorda gli strumenti.
Ma il Digiuni non doveva essere in cucina? Stanno arrivando persone da ogni parte. Intendo dal lungomare e dalla spiaggia. Ci aspetta una serata molto ma molto informale. Maurizio fotografa Carlo. Roberto fotografa Maurizio. Tira quest'aria qua. Ormai va così!
Intanto il nostro tavolino è pronto sotto il palco. Maurizio ci aveva anticipato scorfano e trucioli e schiaffoni ripieni di scorfano e fiori di zucchina.
Invece, come succede spesso ai grandi cuochi, ecco che Maurizio comincia ad improvvisare. Perché le persone sono tante, la musica è travolgente. C'è chi balla, chi mangia, chi fotografa (per fortuna che c'è Roberto) e chi degusta a piedi scalzi (Carlo mio marito ovvio).
A dimostrazione che si è grandi cuochi e lo si dimostra solo dentro una cucina piccola piccola come quella del Porticciolo, Maurizio spadella trucioli con frutti di mare e zafferano e spaghetti grandi con gamberi rossi. Stiamo benissimo. Con la voglia non andare via mai. Il pubblico trasmette il calore accumulato durante il giorno in spiaggia. Rimaniamo fino alle due. Mangiando i biscottini allo zafferano di Tomasone e continuando a cantare.

Grazie Maurizio per come sei!