Lo spaghetto dell'anno è quello di Fabio Tammaro!

Lo spaghetto dell'anno è quello di Fabio Tammaro!


Perché? Perché racconta una storia, la storia di Nonna Maria. I piatti che raccontano una storia che vengono dal passato e guardano al futuro sono quelli che ci piacciono di più! Qui sotto la storia di Maria.


Maria nacque nel 1918, a due mesi dalla fine della prima guerra mondiale.
Infatti non me ne ha mai parlato.
In compenso, mi ha sempre raccontato della seconda guerra: dagli episodi più tristi a quelli dove si riuscivano persino a ridere un po’.
Ricordo che prendevo la sedia di acciaio e mi sedevo di fronte a lei, mentre ascoltavo con gli occhi spalancati quelle incredibili storie che sembravano inventate.
Ed invece, purtroppo, non lo erano.
Tra i tanti racconti, non smetteva mai di ripetermi quello del pranzo.
Ogni giorno le figlie femmine apparecchiavano la tavola, nonostante ci fosse poco o nulla da mettere in centro.
Mio nonno, che Maria ha sempre chiamato Pietruccio (in realtà si chiamava Andrea), come ogni giorno tornava a casa dal lavoro (in pastificio) e le chiedeva davanti a tutti i figli :
- “Maria che s’ magn’ oggi?!”
E lei:
- “pasta con le vongole fujute!!!”
Spalancava gli occhi, agitava la mano destra dal basso verso l’alto e diceva
- “azz, comm’ ajer?!?
E vabbuó ja, c’ a magnamm’ o stess’...”.
Quella pasta con le vongole “fujute” altro non era che pasta in bianco, cotta più del dovuto così gonfiava di più, maledettamente poca per sfamare tutti i figli.
Però, se l’avesse chiamata pasta in bianco, quegli anni bui sarebbero stati ancor più difficili da affrontare.
Siccome ho promesso a Maria che non mi sarei mai dimenticato di lei, ho deciso di chiamare uno dei nostri piatti come lei chiamava quella pasta in bianco.
Inutile dirvi che abbiamo ottenuto il sugo dello spaghetto riducendo di 9/10 un ragù di pesci di soli pesci di scoglio, ottenuto da San Pietro, Scorfano, Gallinella e Tracina.
Inutile dirvi anche che lo spaghettone è di Carla Latini , o che il bergamotto che grattugiamo al momento viene direttamente da Reggio Calabria. È tutto superfluo.
Ciò che conta è il nome, la sua storia e quel sorriso amaro che si stampa sul mio viso ogni volta che lo preparo. Sperando che vi arrivi tutto.
Tranquilli, non vi rifilo pasta in bianco come Maria.