All'anagrafe sono Carla Calabrò
Tutti sanno che sono nata a Cagliari, tutti sanno che ho adottato le Marche come mia seconda patria
ma, non tutti sanno che, da ragazza (si dice così?) il mio cognome è Calabrò.
Papà Pippo, Filippo Calabrò era originario di Villa San Giovanni (Calabria) e 'emigrato' in Sardegna per lavoro. Seguito poi dalla mia giovanissima mamma Marisa.
Scrivo questo perché Edoardo Raspelli ha ricordato, solo citando il mio cognome, le mie vere origini.
Cliccate qui per leggere tutti gli articoli di Raspelli dedicati a Carla Calabrò e a suo marito Carlo Latini.
Raspelli cita il nostro Cappelli , ricorda la 'follia' di Carlo nel riprendere la coltivazione di questo antico grano duro. Una serata da Paolo Paciaroni a Borgo Lanciano a pochi chilometri da Crispiero di Castel Raimondo (Mc), patria di Strampelli, ha permesso a Carlo di ripassare il passato e raccontare il futuro. Cliccate qui.
Un prossimo futuro luminoso e senza 'scosse', sono retorica ma ci sta, lo auguro a Andrea Giuseppucci.
In attesa di 'solidificare' il progetto già in cantiere, il nostro va a Parigi a rappresentare le Marche.
Le sue sperimentazioni e la sua avventura francese le potete leggere qui, su Italia a Tavola.
E' troppo tardi per scrivere di Vinitaly? Per me è il momento giusto. Quando si spengono i riflettori accecanti.
Il mio Antonio Stanzione ha i suoi tempi ma quando arriva, arriva. Il suo Vinitaly è qui.
"Ma come? Sei stata in Cilento e non mi hai detto niente? Eri a 20 km da me!"
Potrei fare il copia incolla di queste parole e replicarle in almeno 9 fumetti vocali.
Due su tutti: Antonio Stanzione (Potevo sapere che era in Cilento in quei giorni?)
Vincenzo D'Antonio (Mi scuso ma non mi oriento. Adesso, dopo la lavata di capa, sì!)
Sono stata all'inaugurazione della Parmenide Farm con l'amico cuoco Elis Marchetti.
Cliccate qui su Italia a Tavola.
Il contest cucina tu dei miei amici Mara Palanca e Antonio Di Guglielmo è finito alla grande con una serata allegra e divertente. Perché ridere è terapeutico se è di gusto. Ve lo racconto qui sul Corriere del Conero.
Dell'avventura, nel contest, di mamma Marisa faccio un cameo che merita di essere letto qui.
Sono indietro con il palinsesto annunciato nella scorsa newsletter ma così è la vita.
Alla prossima, primi di Giugno, aggiusto il tiro.
Tante belle cose, diceva Papà Filippo Calabrò e io le giro a voi.
Carla Latini