Vincenzo Gagliardini fa il cuoco nell'agriturismo delle Terre di Serrapetrona

Vincenzo Gagliardini fa il cuoco nell'agriturismo delle Terre di Serrapetrona

Antonella e Vincenzo Gagliardini hanno conquistato il cuore dei Monti Sibillini che da qui, in alto, si vedono azzurri proprio come li definiva Giacomo Leopardi.
Terre di Serrapetrona è una bella azienda vitivinicola che insegue il sogno di vinificare la vernaccia nell'antico metodo che ha reso famoso questo vitigno. Non spumantizzata ma ferma.
Sopra la cantina, quindi sempre più in alto, c'è un delizioso agriturismo dove si gode sempre un'aria frizzantina.
Da poco riaperto e attivo grazie alla costanza di Vincenzo.
Lui è conosciuto nelle Marche per il suo passato di 'emigrante' di lusso. Per gli anni in Uruguay anche a fare il cuoco. Scrivo anche perché Vincenzo di lavori ne ha fatti tanti. E mi sento serena di scrivere tutti bene.
Oggi, fra queste verdi montagne, i fornelli sono il suo regno indiscusso. Da abile selezionatore e consulente di produttori artigianali si è circondato di salumi, formaggi, carni, ortaggi e verdure che dire a chilometro zero è restrittivo. L'orto è dietro la porta. Il norcino dietro casa. Il pesce fresco arriva direttamente dal mare sulla superstrada che parte da Civitanova Marche.
Vincenzo fa una cucina tradizionale e concreta. Usa carni pregiate come cinghiale e coniglio.
Fa i primi piatti più gaudenti del mondo come le pappardelle, i vincisgrassi, le paste ripiene.
Gli stessi condimenti li abbina anche ai nostri trucioli e ai nostri mezzi paccheri.
Da poco si è cimentato con gli Spaghetti Cappelli. Diamogli il tempo di studiare una ricetta ad hoc.
Io so aspettare!
Prima dei mezzi paccheri con la salsiccia e il pomodoro, e che salsiccia!, ho assaggiato il tagliere del norcino dietro l'angolo. Appena appena sudati con un lardo strepitoso soprattutto il prosciutto e la lonza.
Allo stello livello, quindi altissimo, sono le verdure gratinate, peperoni gialli e rossi e melanzane, conditi con tutte le erbe aromatiche dell'orto unite a quelle spontanee che Vincenzo raccoglie quando si fa delle lunghe passeggiate mattutine in mezzo alle vigne. Come companatico una calda 'crescia' croccante
Tornerò qui a metà settembre. Poi vi racconto ancora...