Sembra il titolo di un film degli anni '50. E forse questa preprazione del ragù bianco risale proprio al dopoguerra. Quando la povertà era tanta ma l'Italia cominciava a vedere la luce. Il ragù bianco era quello delle feste che rimaneva in ghiacciaia per tutta la settimana. Venivano usate le carni del pollaio, le verdure dell'orto e, se eravate fortunati, anche un pezzettino di arista di maiale. Rosaria Morganti sa come si fa...