Bentornati! È la prima parola che mi viene in mente. Sono fiera di ricordare che, nel lontano 1991, un ‘visionario’ di nome Carlo Latini riprese a coltivare questa antica varietà italiana. La prima iscritta all’E.N.S.E. (Ente Nazionale Sementi Elette) nel 1915. Fu Nazareno Strampelli, genetista geniale originario di Castel Raimondo, Macerata, a selezionare questo meraviglioso grano duro. Orgoglio della nostra agricoltura. Il grano protagonista della Battaglia del Grano dei libri di storia. Che fece passare la produzione per ettaro, a quei tempi, da 9 quintali a 20, 25 quintali. Un enorme successo economico per gli agricoltori di allora.